Caratteristiche della Specie

Nome Comune
- Euforbia cipressina, Erba della rogna, Erba del latte, Pinacciola, Latarola, Tusceghina.
Famiglia
- Euphorbiaceae
Commestibilità
- Velenosa
Morfologia
- E' una pianta a ciclo biologico perenne, di aspetto erbaceo, cespitoso, fusto eretto e rossastro, presto privo di foglie alla base, talvolta ramificato alla sommità, le ramificazioni hanno fogliame denso. Ha rizoma legnoso, rossastro e ramificato, dal quale partono numerosi stoloni. Tutta la pianta è impregnata di latice bianco, amaro e appiccicoso; può raggiungere i 60 cm di altezza. Le foglie sono alterne, strette e lineari di colore verde-giallastro. Le brattee ovato-reniformi, sono situate sotto l'infiorescenza, sono gialle e si arrossano verso la fine della fioritura. I fiori (ermafroditi) prima giallo – verde poi rossastri sono ombrelle terminali e sono composte da 12-15 raggi. I frutti sono capsule triloculari, verrucose e zigrinate, conteneti 3 semi. Vegeta negli incolti e lungo i bordi delle strade, nei prati aridi fino ai quasi 2.000 m di altitudine. Fiorisce tra marzo e giugno.
Componenti
- Euforbone, euforbolo, euforbina, acido euforbico, esculetina, acido malico, acido gallico, gomme, resine, caucciù, zuccheri, oli.
Uso
- Tutta la pianta è tossica, contiene un lattice biancastro, amaro e appiccicoso, ma tossico e irritante anche al semplice contatto con la pelle, che può provocare irritazioni della bocca e del tratto gastro-intestinale. Nei casi più gravi causa vomito, coliche, vertigini, bradicardia, delirio ed anche morte. Le sue foglie trovano impiego come vescicante, mentre la radice ha una fortissima azione purgativa. La medicina popolare la indica per togliere calli e verruche.
Cucina
- Nessun uso culinario a causa della forte tossicità.
Note
- Si ricorda un uso veterinario in cui sono adoperate piccole quantità della pianta nell'alimentazione delle coniglie per aumentare la montata lattea. In generale si presta comunque particolare attenzione affinchè i giovani vitelli non ingeriscano questa specie poichè potrebbe venire indotta una forte dissenteria e si ritrovano poi i composti attivi anche nel latte.

Euphorbia cyparissias L.

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