Club di Roma degli anni 70

Categoria: Riscaldamento Globale & Scritto da ciucky Il 24-11-2019 22:51:08

Quanti anni sono passati dagli anni settanta quando alcuni scienziati, sociologi ed economisti si dedicarono all'analisi previsionale dell'impatto sulla terra delle attività produttive umane del mondo moderno. Molti furono allora i temi aperti in quelle discussione e tanti i problemi allora rilevati per l'uomo. Oggigiorno scopriamo con amarezza che questi problemi non sono stati risolti anzi sono moltiplicati, ingigantiti e ora assumono dimensioni allarmanti per l'umanità. Si parlava allora di inquinamento delle acque superficiali causati dai reflui urbani e industriali ed ora abbiamo fortemente inquinato mari e oceani. Ci si preoccupava dei forti rilasci di inquinanti nocivi da parte delle industrie di allora che usavano combustibili fossili quali carbone e prodotti petroliferi grezzi ricchi di Zolfo, ora vediamo a che punto di smog siamo arrivati nelle grandi metropoli di tutto il mondo. Ci si preoccupava di non rilasciare plastiche nei boschi sapendo che rovinavano l'ambiente per lungo tempo ed ora disperdiamo plastiche di ogni tipo dovunque. Si riteneva l'uso pacifico dell'energia nucleare una grande conquista a dispetto dell'uso militare che fu tatto alla fine della seconda guerra mondiale e poi accadde il disastro di Cernobil e tuttora abbiamo rilasci di materiale radioattivo, basti pensare quello che accade ancora in Giappone dopo il maremoto di qualche anno fa. Non siamo riusciti, come si sperava allora, a sconfiggere la fame nei paesi distrutti dalle carestie, ora invece sono aumentati i territori desertificati a causa dei cambiamenti climatici ed è aumentata fortemente l'emigrazione con squilibri demografici crescenti e preoccupanti. Siamo arrivati alla soglia dello sfruttamento massimo delle risorse mondiali e non preoccupiamo che, pur riciclando, tali risorse non sono infinite. Durante la crisi petrolifera del 1973 si andava a piedi la domenica, si spegnevano le luci sulle strade, ora abbiamo nell'Europa e in tutti gli altri continenti industrializzati un inquinamento luminoso ben visibile dai satelliti e dalla stazione spaziale internazionale. Dobbiamo allora riflettere e prendere con rapidità sul serio i suggerimenti degli scienziati. cercando di ridurre i danni provocati e impegnando i politici fare scelte adeguate per la sopravvivenza del pianeta.


Commenti

Mauro

24-11-2019 22:52:03

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Siamo gli eredi di due secoli di enormi cambiamenti: la macchina a vapore, la ferrovia, il telegrafo, l'elettricità, l'automonile, l'aereo, le industrie chimiche, la medicina moderna, l'informatica e, più recentemente, la rivoluzione digitale, la robotica, le biotecnologie, l'intelligenza artificiale e le nanotecnologie. Tutto ciò ha sollevato gli uomini ponendo rimedio a innumerevoli mali che affliggevano l'umanità. Ma non possiamo ignorare come energia nucleare, biotecnologie, informatica, conoscenza del nostro DNA, intelligenza artificiale, ed altre potenzialità ci offrono un tremendo potere. La realtà, il bene e la verità non sbocciano dal potere della tecnologia e dell'economia se non si ama l'uomo e la natura.